citazioni

Ci sono infiniti modi per raccontare una stessa cosa. Saper scegliere il migliore è ciò che fa di uno scrittore un bravo scrittore. Il lettore non si nutre solo di storie, di accadimenti. Si nutre di parole, di suoni, di combinazioni che a volte lo colpiscono al punto di ricordarle per sempre

domenica 6 aprile 2008

American Gods

Si sentì un clic quando Chernobog afferrò una pedina nera e si mangiò una bianca. Poi l'appoggiò sul tavolino, accanto alla damiera.
"La prima vittima. Hai già perso" disse. "La partita è finita."
"No" rispose Shadow. "La fine è ancora lontana."
"Non vorresti fare una puntatina, in questo caso? Scommettere qualcosa per renderla più interessante?"
"No" si intromise Wednesday senza alzare gli occhi dalla pagina delle barzellette da caserma, "non vuole."
"Non sto giocando con te, vecchio. Gioco con lui. Allora, vuoi scommettere, signor Shadow?"
"Di che cosa stavate discutendo voi due, prima?"
Chernobog aggrottò la fronte rugosa. "Il tuo padrone vuole che vada con lui. Per aiutarlo nella sua follia. Piuttosto morto."
"Vuole scommettere? D'accordo. Se vinco io viene con noi."
Il vecchio arricciò le labbra. "Possibile" disse, "ma solo se accetti di pagare pegno, in caso di sconfitta."
"E quale sarebbe, il pegno?"
Chernobog rimase imperturbabile. "Se vinco io ti fracasso la testa. Con la mazza. Prima ti metti in ginocchio. Poi ti abbatto con un colpo in mezzo alla fronte e tu non ti rialzi più."

Neil Gaiman, American Gods (trad. Katia Bagnoli)

Shadow accetta, naturalmente. E perde.
Ci sono molti modi per rendere surreale un romanzo. Questo lo trovo geniale. Ancora non sappiamo bene cosa stia succedendo, ma nella vita di Shadow sono entrati dei personaggi che non sembrano di questo mondo, e dicono e fanno cose del tutto assurde con una naturalezza assoluta. Ma non è ancora un romanzo fantasy. Insomma, andiamo avanti a leggere finché tutte queste assurdità non ci sembreranno autentiche e perfettamente plausibili. Allora saremo nel mondo di questi dèi integrati in America e non sapremo né come ci siamo entrati, né come fare a uscirne.
Sono a pagina 100 di questo libro, se resta su questi livelli è un capolavoro.

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5 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Ma tu guarda chi sta leggendo il mio libro preferito! :-D

Federico

14 aprile 2008 alle ore 09:46  
Blogger Emanuele Terzuoli ha detto...

Eh eh eh, sta diventando pure il mio ;)

15 aprile 2008 alle ore 14:23  
Blogger Unknown ha detto...

UN ASSOLUTO CAPOLAVORO!
Ma anche Nessun Dove è a questo livello, bada!

22 aprile 2008 alle ore 02:37  
Blogger Emanuele Terzuoli ha detto...

Di Gaiman al momento sono fermo a Stardust, che mi era piaciuto un sacco (anche se è un libro per ragazzi).
American Gods è grandioso, lo sto finendo in questi giorni.
Mi sa tanto che mi tocca leggerli tutti ora :)

24 aprile 2008 alle ore 19:34  
Anonymous Anonimo ha detto...

ecco un altro titolo da aggiungere alla lunga lista...
grazie
cia'
L.

25 aprile 2008 alle ore 00:07  

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