Ci sono infiniti modi per raccontare una stessa cosa. Saper scegliere il migliore è ciò che fa di uno scrittore un bravo scrittore. Il lettore non si nutre solo di storie, di accadimenti. Si nutre di parole, di suoni, di combinazioni che a volte lo colpiscono al punto di ricordarle per sempre
- Ragazzi, questo sì che è un pezzo di software davvero carogna. La più grossa novità dopo l'invenzione dei toast. Quel dannato affare è invisibile. Proprio adesso ho affittato venti secondi su quella scatoletta rossa, quattro salti a sinistra sull'ICE della T-A, per dare un'occhiata a come apparivamo. Be', non appariamo affatto. Non ci siamo.
Case esplorò la matrice intorno all'ICE della Tessier-Ashpool fino a quando non trovò la struttura rosa, un'unità commerciale standard, e si digitò il più possibile vicino a essa. - Forse è difettosa.
- Forse, ma ne dubito. È una creatura dei militari, comunque. Ed è nuova. Banalmente, non fa registrare la sua presenza. Se lo facesse, avremmo letto i dati relativi a qualche genere di attacco cinese a sorpresa, invece nessuno si è agitato di un millimetro nonostante la nostra presenza. Forse neppure la gente a Straylight.
Case osservò la parete vuota che schermava villa Straylight.
- Be', è un vantaggio, giusto?
- Forse. - Il costrutto fece la vaga imitazione di una risata. Case trasalì a quella sensazione. - Ho ricontrollato il vecchio Kuang Undici per te, ragazzo. Puoi fidarti... fintanto che sei dalla parte del grilletto è quanto di più cortese e servizievole si possa immaginare. Parla anche un discreto inglese. Hai mai sentito parlare di virus ad azione lenta?
- No.
- Io sì, una volta. All'epoca era soltanto un'ipotesi. Comunque è proprio di questo che si tratta. Qui non è questione di perforare e iniettare, ma è piuttosto come se ci interfacciassimo con l'ICE in modo così lento che l'ICE non se ne accorge neppure. In un certo senso la configurazione logica del Kuang si avvicina subdola al bersaglio, e poi muta in modo da diventare esattamente come il tessuto dell'ICE. Poi noi ci agganciamo e subentrano i programmi principali, cominciando a menare per il naso i sistemi logici dell'ICE. E diventiamo fratelli siamesi prima ancora che inizino ad agitarsi. - Il Flatline scoppiò nuovamente a ridere.
- Vorrei che non fossi così maledettamente allegro oggi, amico. Non so perché, ma quella tua risata mi fa correre i brividi lungo la schiena.
- Peggio per te - rispose il Flatline. - Il vecchio cadavere ha bisogno delle sue risate. - Case fece scattare l'interruttoredel simstim.
William Gibson, Neuromante (trad. Giampaolo Cossato, Sandro Sandrelli), Mondadori, 2003
Etichette: descrizioni, dialoghi, neologismi
gennaio 2008
febbraio 2008
marzo 2008
aprile 2008
maggio 2008
giugno 2008
luglio 2008
agosto 2008
settembre 2008
ottobre 2008
novembre 2008
marzo 2009
ottobre 2009
novembre 2009
gennaio 2010
febbraio 2010
marzo 2010
settembre 2010
aforismi
descrizioni
dialoghi
dialetto
colpi di scena
grammatica
incipit
lettere
pensieri
personaggi
saggi